31.12.23

Menù di Capodanno 31 Dicembre 2023

 

Menu di Capodanno: La Cena degli Sfizietti

 

31 Dicembre 2023 - 19:30h

        

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APERITIVO "FINGER FOOD" 4 SENSI

 

Acidità: La Gilda de Nuria

Salato: Il Boccone di San Giacomo

Doclezza: 3 Ostriche e 1 Intruso

Umami: Fantasia Nippon (Banzai) Nigiri by A&M

 

VINO#1 La Bollicina che stuzzica l'appetito: Prosecco DOC Extra Dry Chloe, Althea (Veneto)

 

 

ANTIPASTI A RAFFICA - RAFAGA DE ENTRANTES

Parte #1

 

Carabinero Marinato con Lardo

 

Tartare di Coda di Rospo

 

VINO#2: Moscato Bianco 2022, Valle d'Aosta DOC, Chateau Feuillet (Val d'Aosta)

 

 

PAUSA: CATA DE ACEITES DE OLIVA VIRGEN EXTRA:

 

TOSCANA

 

1. Pietranova, az. agricola Tringali Casanuova (Castagneto Carducci, LI). Cultivar: 60% Frantoio, 35% Moraiolo, 5% Leccino. Gusto delicato, fine.

 

2. Moraiolo, Tenuta Fanti (Montalcino, SI). Cultivar: 100% Moraiolo. Saporito, fruttato.

 

3. Laudemio, Cantagallo (Capraia e Limite, FI). Cultivar: 45% Moraiolo, 40% Frantoio, 15% Leccino. Fruttato, elegante.

 

4. Le Farnete (Carmignano, PO). Cultivar: 60% Moraiolo. 40% Frantoio. Fruttato, saporito.

 

PUGLIA

 

5. Schola Sarmenti (Nardò, LE). Cultivar: Cellina di Nardò. Gusto morbido, fine.

 

SICILIA

 

6. Di Carlo Gaetano (Corleone, PA). Cultivar: Nocellara del Belice. Fruttato, salmastro.

 

7. Tenuta Bastonaca (Vittoria, RG). Cultivar: Carolea. Fruttato, fine.

 

Evaluación de los aceites con ficha y puntuación final

 

 

ANTIPASTI A RAFFICA - RAFAGA DE ENTRANTES

Parte #2

 

Insalata di Zucchine con Condimento Romano

 

Calamari Gratinati

 

Plato Surprise Papichulo, Papi Papi Papi Papichulo by A&M

 

VINO#3: Friulano 2021, Collio DOC, Colle Duga (Friuli Venezia Giulia)

 

 

LA VIA LATTEA

 

Selezione Formaggi Prodigiosi by Enópata

 

Comte, Gouda Tartufato e Romantine

 

VINO#4: Il vino da Meditazione: Diciotto, Salento IGT, Primitivo Appassito in Pianta 2020, Schola Sarmenti (Puglia)

 

 

DOLCE (per chi ce la fa)

 

Tiramisù di Tè Matcha 抹茶by A&M

 

VINO#5: Il Dolce: Corimei Primitivo Passito, Salento IGT, Schola Sarmenti (Puglia)

 

 

CIN-CIN

 

VINO#6: Brindisi di Mezzanotte: Mia Dusat, Franciacorta DOCG Dosaggio Zero, Franca Contea (Lombardía)

 

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27.4.23

IL GRANDE RITORNO DEGLI GNU ECONOMY

Gli Gnu Economy non muoiono mai. Ebbene sì. Tutti coloro che speravano nella nostra estinzione sono rimasti profondamente delusi. Perché non solo siamo tornati, ma anche piuttosto malintenzionati (nel senso buono, si capisce). E dire che all'inizio del concerto era affiorata un po' di quella ruggine che tutti temevamo sotto sotto, ma poi, col passare delle canzoni, si è ritrovata l'amalgama di un tempo, un affiatamento e una grinta che stavamo aspettando che si ripresentasse a noi quasi come per magia. È stato bellissimo ritrovarsi sul palco di un teatro così piccolino e allo stesso tempo enorme per ciò che rappresentava dopo tanti anni senza suonare insieme. Gli amici, i nostri amatissimi ventilatori, non ci hanno tradito e sono accorsi a riempire ogni posto disponibile trasmettendoci tutto l'entusiasmo e l'energia di cui avevamo bisogno.

Gli Gnu Economy in azione


La prima parte ha raccontato i Beatles degli esordi, due chitarre, basso e batteria, molto rock'n'roll e voci armoniose e brillanti. Il concerto comincia con due r'n'r dei primissimi tempi come One after 909 e I saw her standing there, seguiti dall'energica Money. Quindi una carrellata di classici Lennon-McCartney come A hard day's night, I'll follow the sun, Ticket to ride. Quindi ci si evolve musicalmente, anche a livello di arrangiamenti, con Drive my car e una funkeggiante We can work it out, entrambe cantate magistralmente da Tollack, per finire su due splendide ballate tratte da due dischi rivoluzionari come Rubber Soul e Revolver, parlo di In my life e For no one, dove Tollack ha sfoderato un assolo commovente con la sua mitica armonica cromatica. Di ritorno al rock, si chiude la prima parte con un'elettrica (in tutti i sensi) Doctor Robert seguita da una sveltina, Sgt. Pepper's lonely hearts club band (reprise) con cui si chiude la prima parte. Ma forse stilisticamente noi siamo più vicini al periodo della maturità della band di Liverpool e si è visto. Dall'intermezzo acustico in poi il concerto ha assunto una nuova dimensione, rotonda e coinvolgente più che mai, portando in delirio i 150 spettatori paganti. Blackbird, Her majesty e Mother Nature's Son sono state intervallate da riff famosissimi che il pubblico doveva indovinare (non ne avete sbagliata una!!! Bravi!!!). Quindi, con la band già al completo sul palco, si è spiccato il volo definitivamente con Dear Prudence, While my guitar gently weeps, Back in the USSR e una trascinante Get Back. La parte finale del concerto è stato marcata da un'epica Let it be, seguita da Lady Madonna, Something, Here comes the sun, Oh! Darling (dove Terry ha rischiato di fare esplodere le corde vocali), Come together (l'arrangiamento di Tollack è qualcosa di fantastico) e il finale con Golden Slumbers-Carry that weight-The end. Nel bis super acclamato dal pubblico gli Gnu hanno sfoderato una versione potentissima di Hey Jude con infiniti assoli nel finale e il pubblico cantando l'iconica frase Na-na-na-na-na-na che nessuno ha mai capito che cosa significhi (potrebbe avere dei riferimenti esoterici? e chi lo sa...).

Ringraziamenti finali


In quanto alla band ci sono state un paio di novità: in sostituzione di Adriano Gabrielli che non era disponibile, ha suonato il basso e fatto i cori Fabio Ponta, offrendo una performance egregia sotto il punto di vista tecnico e motivatore. Dovete anche considerare che era la prima volta che suonava con gli Gnu e aveva realizzato solo una prova la domenica precedente! E poi che dire di Tollack Ollestad? Un polistrumentista di livello mondiale che ha collaborato con personaggi del calibro di Al Jarreau, Billy Joel, Christopher Cross, Gino Vannelli, Earth Wind and Fire e molti altri compreso il nostro Boccelli: con gli Gnu ha cantato e ha suonato il piano nonché la sua bellissima armonica cromatica, offrendo due dei momenti più belli del concerto con gli assoli su For no one e su Blackbird. Il resto della band già la conoscete, ma per non farmi fare uno sforzo di memoria inutile ve li ricordo io: Terry Cugia alla voce, Andrea Gabrielli alla chitarra elettrica e acustica e voce, Riccardo Demuro alle tastiere, Andy Bigioni alla chitarra elettrica solista, Fabrizio Cugia alla batteria e i cori.

Speriamo di vederci presto e di non dovere aspettare tanti anni per provare ancora queste emozioni.


 


20.4.23

È TUTTO VERO: TORNIAMO IL 25 APRILE 2023

 Carissimi ventileitors, torniamo carichi a pallettoni al teatro delle Muse di Roma martedi 25 arpile alle 20,30. Un concerto che vuole raccontare l'evoluzione artistica dei Beatles dal 1962 al 1970 con il solito approccio che da sempre ha caratterizzato gli Gnu €conomy: L'IMPROVVISAZIONE. Tutto questo per dire che se prendiamo qualche cappella siamo più che giustificati visto che oramai tutti viviamo in posti diversi, qualcuno lontano come Andrea G. che continua in Spagna o Terry che vive a Milano. Vogliamo divertirci e divertirvi con la musica immortale dei Beatles. Portate amici, familiari, bambini, animali da compagnia e, pensate un po', pure politici, se volete. Vi aspettiamo in massa vogliosi di strapparci i vestiti di dosso per protarvi a casa un ricordo di questo evento più unico che raro!!! 

La Band del concerto:
Terry: gargarismi e basso occasionale
Rick: tastini in bianco e nero
Bijón: chitarra veloce
Andrea: chitarra lenta
Fabius: chitarra bassa
Tollack: l'ospite che non ti aspetti ma che ogni mamma vorrebbe come genero.