MMB Concert - L'EVENTO si è consumato

L'evento si è consumato davanti a una quarantina di ospiti (venuti anche da molto lontano per assistervi, tipo Gallia Cisalpina) che -pare- abbiano gradito, e non poco, il programma, sotto il motto di 'I WANT GNU'. Scrollata di dosso la pressione iniziale generata dal fatto che si stesse registrando, l'esibizione è trascorsa nei migliori dei modi: esattamente come se fossimo stati in un locale, con la stessa faccia tosta e scanzonati come sempre. Lo so, vi aspettavate che usavo il termine 'cazzoni' ma non lo faccio, per educazione e perché so che ci sono delle signore che leggono queste recensioni. Ma è stato evento anche per altre ragioni: non solo perché lo si è registrato, ma anche perché si sono eseguiti per la prima volta nella Gnu-story due pezzi non cover scritti da AndreONE, believe it or not!!! Infatti, come già promesso nei precedenti post, sono state eseguite live la canzone vincitrice del sondaggio 'Ode to my killer' e la seconda arrivata 'Little by Little', con degli arrangiamenti abbastanza progressive (vero Rick e Terry?) che gli hanno conferito un taglio di luce assolutamente insospettabile, ovviamente se prima li avete sentiti 'nudi e crudi' come nel demo originale. C'è stato anche un altro esordio, questa volta però parliamo di cover, cioè la celebratissima mitica canzone dei Pooh (o era il Giardino dei Semplici?) 'The House of the Rising Sun' cantato a tre voci e con un arrangiamento rock veramente possente. Tra gli aneddoti della serata, vorrei far notare che el Bijón ha eseguito praticamente tutto il solo di 'Purple Rain' con una corda rotta! A dir poco mitico!!! Bravo!

Altro elemento evento: abbiamo suonato con le GNU-Magliette!!! Rigorosamente in Black and white. Comunque bellissime e ambitissime da tutti.

Ultimo punto che confema l'evento, il CD che verrà dato a tutti i presenti alla serata. Un bel ricordo, speriamo! E un punto di partenza per noi che, comunque, non avevamo un supporto audio da presentare come demo della band.
Il vostro fedelissimo Valenciano infiltrato