30.7.08

Vota la canzone: terza eliminatoria

Ragazzi, abbiamo la seconda finalista: è ONE degli U2 che per un soffio ha battuto Wonderful Tonight di Eric Clapton e Hold the Line dei Toto.
Ora si passa alla teza fase, con un altro "girone di ferro". Infatti si scontreranno in singolar tenzone (o forse sarebbe meglio dire plural) "The House of the Rising Sun", un traditional suonato da TUTTI, "Monna Lisa" del grande Ivan Graziani, "Have you Ever Seen the Rain" dei Credence Clearwater Revival e "Like a Rolling Stone" di Bob Dylan.
Sono molto curioso di vedere cosa esce fuori da questa battaglia!
Un caloroso saluto iberico.

23.7.08

Vota la canzone seconda eliminatoria

Abbiamo il primo finalista: la prima eliminatoria si è conclusa con uno splendido rush finale di "The Power of Love" di Huey Lewis, che ha bruciato negli ultimi giorni canzoni, forse, più accreditate secondo giornali come "L'Osservatore Romano" o "La Gazzetta di Montegranaro", come "I Feel Good".
Ora tocca alle seguenti quattro, cioè: "Hold the Line" dei Toto, "Change the World" di Eric Clapton, "One" degli U2 e "Wonderful Tonight" sempre di Clapton.
Fate il vostro gioco.....

15.7.08

Vota la gnu-canzone!

Oggi parte il concorso "vota la gnu-canzone!" Si svilupperà in 4 eliminatorie che comprenderanno 4 canzoni ciascuna. Le quattro canzoni che usciranno fuori dal vostro verdetto, si batteranno in un ultimo scontro fratricida all'ultima nota dal quale voi, cari ventilatori, sceglierete la gnu-canzone live dell'anno! Il primo quarto di finale vede in lizza: 1- Working too hard, 2- I feel good, 3- Talk to your daughter, 4- The Power of love. Tra una settimana esatta sapremo chi è il primo finalista! Votate, votate, votate!
Andres Vuvulé

10.7.08

Il Vino e il Rock /parte 1

Il vino e il rock.
Perché no? Perché il rock viene identificato sempre con la birra mentre il vino è accostato più al jazz o alla musica classica? Per caso il rock non invita alla meditazione?
Effettivamente potremmo discutere per ore sul tema, visto che i luoghi comuni vengono creati per essere poi disintegrati.
Nel nostro caso, la birra è sempre stata abbinata al rock soprattutto grazie all’immagine che si è creata negli anni: pensiamo a cult-movie come “the Blues Brothers” o alle mega sponsorizzazioni di grandi eventi delle birre ‘in verde’!
Ma, onestamente, credete che l’ascolto di “Selling England by the Pound” si accompagnerebbe meglio con una Peroni o un Brunello di Montalcino? E “The Dark Side of the Moon”? Io ci berrei, in entrambi i casi, un vino impegnativo, strutturato, come un Barbaresco di livello, che con il passare dei minuti, e delle canzoni, tutte concatenate fra loro, si possa evolvere, aprendosi e rilasciando tutti gli aromi e le fragranze che per anni erano stati rinchiusi in una gabbia di vetro, così come, allo stesso modo, si sviluppa il processo musicale di questi grandi lavori rock: dalle introduzioni di “Speak to me” o la voce struggente di Peter Gabriel su “Dancing in the Moonlit Knight”, fino alla climax finale di “Brain Damage/Eclipse” o “Cinema Show/Aisle of Plenty”.
È indiscutibile che un calice di vino duri più di un boccale di birra, che va giù come fosse acqua, e perciò potremmo affermare, come principale assioma, che il vino si adatta meglio ad un rock con una matrice culturale più profonda, più complesso e strutturato (come il Barbaresco sopra!) sia nei testi che nella composizione musicale, che magari il rock’n’roll semplice e scarno, dove la canzone di 2 minuti trova il suo miglior compagno nel rapido refrigerio di una bionda spumosa.
Fatta questa piccola, ma doverosa, introduzione, nei prossimi ‘post’ vi parlerò di dischi imprescindibili e quelli che, secondo me, sono gli accostamenti enologici più adeguati, al fine di ottenere la massima godibilità del vino e dell’atmosfera musicale che lo accompagna per mano, esaltandone le reciproche straordinarie caratteristiche.

il vostro AndreOne, che ama il vino e la canzone...