10.7.08

Il Vino e il Rock /parte 1

Il vino e il rock.
Perché no? Perché il rock viene identificato sempre con la birra mentre il vino è accostato più al jazz o alla musica classica? Per caso il rock non invita alla meditazione?
Effettivamente potremmo discutere per ore sul tema, visto che i luoghi comuni vengono creati per essere poi disintegrati.
Nel nostro caso, la birra è sempre stata abbinata al rock soprattutto grazie all’immagine che si è creata negli anni: pensiamo a cult-movie come “the Blues Brothers” o alle mega sponsorizzazioni di grandi eventi delle birre ‘in verde’!
Ma, onestamente, credete che l’ascolto di “Selling England by the Pound” si accompagnerebbe meglio con una Peroni o un Brunello di Montalcino? E “The Dark Side of the Moon”? Io ci berrei, in entrambi i casi, un vino impegnativo, strutturato, come un Barbaresco di livello, che con il passare dei minuti, e delle canzoni, tutte concatenate fra loro, si possa evolvere, aprendosi e rilasciando tutti gli aromi e le fragranze che per anni erano stati rinchiusi in una gabbia di vetro, così come, allo stesso modo, si sviluppa il processo musicale di questi grandi lavori rock: dalle introduzioni di “Speak to me” o la voce struggente di Peter Gabriel su “Dancing in the Moonlit Knight”, fino alla climax finale di “Brain Damage/Eclipse” o “Cinema Show/Aisle of Plenty”.
È indiscutibile che un calice di vino duri più di un boccale di birra, che va giù come fosse acqua, e perciò potremmo affermare, come principale assioma, che il vino si adatta meglio ad un rock con una matrice culturale più profonda, più complesso e strutturato (come il Barbaresco sopra!) sia nei testi che nella composizione musicale, che magari il rock’n’roll semplice e scarno, dove la canzone di 2 minuti trova il suo miglior compagno nel rapido refrigerio di una bionda spumosa.
Fatta questa piccola, ma doverosa, introduzione, nei prossimi ‘post’ vi parlerò di dischi imprescindibili e quelli che, secondo me, sono gli accostamenti enologici più adeguati, al fine di ottenere la massima godibilità del vino e dell’atmosfera musicale che lo accompagna per mano, esaltandone le reciproche straordinarie caratteristiche.

il vostro AndreOne, che ama il vino e la canzone...

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